Per un utilizzo consapevole dei Social Network nella tutela della salute mentale
Quali sono le conseguenze sulla salute mentale dell’utilizzo dei social network? Quali i pro ed i contro? Ed infine, come andrebbero usati correttamente?
Come saprete, uno dei principali obbiettivi di Sinapsyche è rendervi consapevoli di come prendersi cura al meglio della propria salute mentale. Parlare quindi di social network risulta inevitabile.
Vediamo insieme perché.
La salute mentale viene influenzata da innumerevoli fattori che caratterizzano la nostra vita quotidiana: alcuni strettamente legati a necessità fisiologiche (la qualità e la quantità di cibo, il sonno ed il movimento) ed altri relativi all’ambiente in cui viviamo (cosa facciamo durante il giorno, cosa guardiamo, con chi ed in che modo interagiamo).

È ormai noto che l’essere umano è un animale molto sociale. L’interazione con i nostri simili, infatti, ha garantito per diverse ragioni la sopravvivenza e l’evoluzione della specie nei secoli [1].
Parlando dell’uomo del 2020, si può affermare con sicurezza che utilizza una certa quantità di “high Technologies tools” (strumenti ad alta tecnologia) all’interno della propria quotidianità per ottimizzare la gestione del lavoro e/o il tempo libero. Abbiamo quindi notebook, Tv al plasma e telefonini sempre più all’avanguardia, nonché dispositivi di intelligenza artificiale per la casa, per regolare la luce o per conoscere il meteo di domani. Per rilassarci mettiamo da YouTube o Spotify playlist preimpostate di canzoni e ci addormentiamo davanti alla milionesima puntata di qualche serie tv di Netflix. Per sentirci più vicini ai nostri cari lontani usiamo i social network.
Quante volte al giorno controllate le notifiche dei diversi social network? Quante tempo passate a “scrollare” i diversi contenuti proposti dalle diverse piattaforme?
La risposta più istintiva a tutte queste domande è : “…Dipende!”.
Dipende infatti dal motivo per cui li utilizziamo. Chi per colmare momenti di noia, chi per lavoro, chi per rimanere aggiornato ed in contatto con i propri amici, parenti o conoscenti.
Al di là del motivo di utilizzo è innegabile il fatto che l’uso dei social network abbia preso, nell’arco degli ultimi anni, una parte relativamente consistente delle nostre giornate.
Si parla quindi di veri e propri ambienti nuovi, mondi virtuali, non fisici ma tangibili, dove ci incontriamo, interagiamo, lavoriamo e ci scambiamo informazioni. Proprio come in qualsiasi altro ambiente, quindi, ne veniamo inevitabilmente influenzati.
Cerchiamo di capire in che modo.
Social e salute mentale: quali sono le conseguenze?

Ad ormai un decennio di distanza dalla nascita dei social network la comunità scientifica ha prodotto, soprattutto negli ultimi anni, un consistente corpus di studi che indaga in che modo questi impattino sulla salute mentale degli utenti, riportando risultati contrastanti.
I dati riferiscono un numero di utenti medio giornaliero sulle diverse piattaforme di circa 3 miliardi di persone concentrati nella fascia di età tra gli adolescenti ed i giovani adulti [2].
Un progetto di ricerca molto attuale è stato svolto in Cina durante i primi mesi di emergenza sanitaria del CoVid-19. La pandemia è stata, infatti, un’occasione per indagare gli effetti su larga scala dell’utilizzo massiccio dei social network e dell’esposizione mediatica alle informazioni in situazioni di emergenza [3]. Gli effetti sulla salute mentale, rilevati tra gennaio e febbraio 2020 a Wang, hanno riportato, in un campione di 4872 partecipanti tra i 18 ed i 30 anni, un aumento dei livelli di depressione (43%), ansia (22%) e della combinazione tra i due (19%). Più dell’80% di questi dichiarava un utilizzo frequente dei social network.
Queste ricerche hanno fornito informazioni utili soprattutto ai governi ed alla comunità scientifica sugli effetti dell’esposizione continuativa ad informazioni relative alla pandemia. Gli studi suggeriscono che, per tutelare la salute mentale della popolazione, l’esposizione alle informazioni deve essere regolata.
L’utilizzo dei social legato alla complessa situazione causata dal CoVid-19, tuttavia, non può essere considerato rappresentativo in quanto legato ad evento straordinario.
Quali sono gli effetti sulla salute mentale in una condizione di normalità?
Due interessanti studi effettuati nel 2020 hanno analizzato lo stato dell’arte delle ricerche sugli effetti dei social sulla salute mentale nei giovani adulti.
Confrontando 16 studi sul tema i risultati evidenziano un aumento di ansia e depressione collegate ad un’alta frequenza di utilizzo dei social media. Si evidenzia inoltre come il ruolo dei social risulti determinante anche nella percezione di sé, nelle variazioni dell’umore ed infine nella percezione della qualità delle relazioni sociali [4]. I ricercatori di entrambi gli studi tuttavia, sottolineano l’esistenza di limiti metodologici oggettivi che impediscono di collegare con chiarezza il peggioramento della salute mentale ai social. Una delle ipotesi che è stata avanzata ad interpretazione dei dati è che l’utilizzo delle diverse piattaforme, per un periodo di tempo prolungato, possa essere un indicatore di disagi psicologici che possono successivamente peggiorare [5-6]. La comunità scientifica si è fatta carico di continuare ad approfondire il tema.
Quali sono gli effetti sugli adolescenti?

Gli studi effettuati sugli adulti non sembrano fornire risultati univoci, cosa sappiamo invece sugli adolescenti?
Beeres, in un interessante studio del 2020, ha indagato gli effetti dell’utilizzo dei social sulla salute mentale in un gruppo di adolescenti svedesi [6]. Il campione dello studio era composto da 3.501 adolescenti tra i 14 e 15 anni, seguiti nell’utilizzo dei social network per 2 anni consecutivi. I risultati hanno evidenziato che gli adolescenti con esposizione frequente ai social network riportavano un peggioramento della salute mentale. Nello specifico questi ragazzi evidenziavano livelli più elevati di depressione, insonnia e problemi di percezione corporea [6-7].
Anche in questo caso, tuttavia, i ricercatori sottolineano come questi risultati segnalino l’esistenza di una correlazione tra disagi psicologici ed utilizzo eccessivo dei social ma non ne confermano la diretta connessione causale. Anche in questo caso quindi, non si può affermare con certezza che la causa predominante del peggioramento della salute mentale sia l’uso eccessivo dei social ma, partendo dai dati, parrebbe evidente la presenza di un collegamento tra i due elementi.
Per quanto riguarda gli adolescenti è necessario fare alcune precisazioni.
Il periodo adolescenziale è caratterizzato da grande vulnerabilità, essendo infatti un momento caratterizzato da importanti cambiamenti fisiologici [8-9]. In questo periodo inizia lo sviluppo delle strutture cerebrali responsabili dei processi decisionali e del controllo degli impulsi (la Corteccia Prefrontale) che termina con l’età adulta (25 anni), inoltre si avvia lo sviluppo ormonale che porterà ad alcune modificazioni corporee consistenti.
A livello sociale si ha una ridefinizione dei ruoli all’interno del nucleo famigliare e il gruppo dei pari diventa motivo di gioie e delusioni nello sperimentarsi in nuove relazioni; infine a livello psicologico si ha l’inizio della costruzione di un identità individuale e di una ridefinizione del Sé, spesso in contrapposizione con le figure genitoriali.
I fortunati che hanno superato questa difficile fase, la ricorderanno come un periodo controverso ed instabile, ricco di trasformazioni e cambiamenti, dove il confronto, la condivisione e la comunicazione con i coetanei risulta di fondamentale importanza. Date queste premesse risulta ancora più chiara la necessità da parte degli adolescenti di usare maggiormente i social network.
Questo implica, naturalmente, un aumento dei rischi connessi alla salute mentale.
E gli aspetti positivi?

È innegabile che la creazione dei social network abbia portato con sé innumerevoli vantaggi per i propri utenti.
Un interessante studio longitudinale ci aiuta a riflettere sugli effetti positivi e sulle potenzialità che porta con sé l’utilizzo dei social negli adolescenti e negli adulti [10]. L’81% dei ragazzi intervistati riferisce che i social network permettono di sentirsi più legati ai loro amici, quindi consentirebbero una maggiore connessione sociale. Il 77% degli adolescenti ha riferito che i social network sono importanti per stare al passo con i coetanei nella vita di tutti i giorni, mentre il 69% ritiene che sono fondamentali per avere conversazioni significative con gli amici più stretti.
Alcuni studi sostengono l’efficacia dell’utilizzo dei social network per le campagne di prevenzione primaria: dai comportamenti sessuali a rischio alla psicoeducazione sulle più diverse tematiche.
L’utilizzo del social network, inoltre, promuove l’accettazione della diversità e il senso di appartenenza, nonché lo sviluppo di reti di supporto sociale per diverse tipologie di problematiche relative alla salute mentale ed a malattie di diversa entità [11].
Quindi, come andrebbero usati?
Ricapitolando quanto detto, la comunità scientifica non ha un atteggiamento univoco nell’indagare gli effetti dell’utilizzo delle piattaforme social delle diverse fasce di età.
La fascia di età che sembra risentirne maggiormente sono i preadolescenti e gli adolescenti. Tuttavia vengono riportate differenze significative sulla salute mentale anche nei giovani adulti.
Come sottolineato, non si può dire con certezza che l’utilizzo dei social sia la causa di insorgenza primaria della sofferenza mentale, però si può ipotizzare che ne favorisca il peggioramento, al di là della specifica fascia di età.
Alcuni studi evidenziano, inoltre, gli aspetti positivi di questi strumenti e le grandi potenzialità che sono inevitabilmente collegate agli sviluppi del progresso umano.
Mentre aspettiamo che la comunità scientifica, in futuro, abbia a disposizione maggiori quantità di dati, così da fornirci risposte più chiare a riguardo, è importante approcciarsi a questi strumenti in modo consapevole. Questi infatti, rappresentano un’arma a doppio taglio e racchiudono in sé, al tempo stesso, un rischio ma anche grandi potenzialità se usati nel modo adeguato.
Ad oggi purtroppo non esistono delle linee guida di comportamento in tutela della salute mentale nell’uso dei social network.
Brevemente vi raccomandiamo alcuni consigli utili alla gestione dei social:
- Limitare l’accesso a un breve periodo di tempo durante il giorno, verificando il tempo effettivo di “ consumo “ del social;
- Disattivare le notifiche delle applicazioni dei social network nel telefono dove è possibile;
- Evitare di accedere al social la mattina appena svegli o nelle ultime ore prima di addormentarsi.
Dott.ssa Giulia Civadda
Bibliografia:
- Darwin, C., & Darwin, F. (2013). L’origine della specie: saggio del 1844. Newton Compton.
- Schønning, V., Hjetland, G. J., Aarø, L. E., & Skogen, J. C. (2020). Social Media Use and Mental Health and Well-Being Among Adolescents–A Scoping Review. Frontiers in psychology, 11, 1949.
- Gao, J., Zheng, P., Jia, Y., Chen, H., Mao, Y., Chen, S., … & Dai, J. (2020). Mental health problems and social media exposure during COVID-19 outbreak. Plos one, 15(4), e0231924.
- Karim, F., Oyewande, A. A., Abdalla, L. F., Ehsanullah, R. C., & Khan, S. (2020). Social Media Use and Its Connection to Mental Health: A Systematic Review. Cureus, 12(6).
- Sharma, M. K., John, N., & Sahu, M. (2020). Influence of social media on mental health: a systematic review. Current Opinion in Psychiatry, 33(5), 467-475.
- Beeres, D. T., Andersson, F., Vossen, H. G., & Galanti, M. R. (2020). Social media and mental health among early adolescents in Sweden: a longitudinal study with 2-year follow-up (KUPOL Study). Journal of Adolescent Health..
- Keles, B., McCrae, N., & Grealish, A. (2020). A systematic review: the influence of social media on depression, anxiety and psychological distress in adolescents. International Journal of Adolescence and Youth, 25(1), 79-93.
- Hendry, L. B., & Kloep, M. (2003). Lo sviluppo nel ciclo di vita. Il mulino.
- Dolto, F. (2014). Adolescenza (Vol. 645). Edizioni Mondadori.
- Jacqueline, N. (2020). The Impact of Social Media on Youth Mental Health: Challenges and Opportunities. NC Med. J, 81, 116-121
- Schønning, V., Hjetland, G. J., Aarø, L. E., & Skogen, J. C. (2020). Social Media Use and Mental Health and Well-Being Among Adolescents–A Scoping Review. Frontiers in psychology, 11, 1949.
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